Il BIM e la bioedilizia sono due temi che stanno acquistando sempre più importanza nel panorama delle costruzioni. Il progetto ToB3 cerca di promuovere entrambi questi temi e soprattutto la loro sinergia. Combinando le potenzialità del BIM con l’approccio sostenibile all’edilizia si potrebbe creare un circolo virtuoso che amplifica i vantaggi di entrambi questi temi.

Maturità del BIM

La maturità del BIM è ancora ai livelli iniziali, anche se negli ultimi anni tutto il settore AEC ha dato una forte accelerazione all’utilizzo di questo paradigma; la strada è segnata, il futuro è il BIM. C’è ancora tanto da fare, da parte di tutti gli stakeholder, ma oramai il BIM non è più solo un argomento di ricerca o un obbligo della burocrazia da ottemperare; sempre di più se ne stanno apprezzando i vantaggi e sta diventando un business, e questo indubbiamente sarà un volano per il suo rapido sviluppo.

Bioedilizia in crescita

Gli obiettivi della bioedilizia si possono riassumere nei seguenti:

  • l’efficienza energetica;
  • il miglioramento della salute, del comfort e della qualità della vita degli abitanti;
  • la salvaguardia dell’ambiente attraverso l’uso limitato di risorse non rinnovabili, riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento.

Attualmente sono già disponibili una grande varietà di materiali, tecniche e soluzioni che rispondono a questi obiettivi. Spesso si tratta di tecniche innovative, materiali a volte difficili da reperire o più costosi; questo comporta, allo stato attuale, una certa difficoltà nell’applicazione su vasta scala della bioedilizia. Negli ultimi anni, grazie ad una crescente sensibilità ai temi della sostenibilità, la bioedilizia sta avendo un costante aumento della sua diffusione.

Un progetto reale

In questo articolo vogliamo segnalare un’applicazione concreta di bioedilizia che ha già i presupposti per sfruttare e moltiplicare i vantaggi del BIM.

Stiamo parlando del progetto TECLA che prevede la costruzione di abitazioni disegnate da Mario Cucinella Architects e ingegnerizzate e costruite da WASP. Ispirandosi alla vespa vasaia, WASP sviluppa processi di costruzione basati sui principi dell’economia circolare, in grado di realizzare abitazioni stampate in 3D nel minor tempo possibile e nel modo più sostenibile. TECLA è il primo habitat costruito impiegando simultaneamente molteplici stampanti collaborative Crane WASP. Le enormi stampanti 3D utilizzano terra cruda reperibile sul luogo di costruzione, ovvero un materiale biodegradabile e riciclabile a chilometro zero che renderà effettivamente la costruzione priva di qualsiasi forma di scarto.

Il progetto è in fase di costruzione in provincia di Ravenna (Italia).

Questo progetto è uno splendido esempio in cui si potrebbero apprezzare i vantaggi di una progettazione BIM per delle costruzioni di bioedilizia. Avendo un modello digitale accurato del progetto si potrebbero trasferire molte informazioni al sistema di stampa, ovvero di costruzione delle case; in questo modo si realizza un corto circuito virtuoso tra la fase di progetto e di realizzazione con evidenti vantaggi di risparmio di tempo e riduzione di errori.

BIM e bioedilizia: un progetto che diventa realtà